Sesto volume, prima uscita del 2012 dedicata al metal (la prima, quella di gennaio, era dedicata al rock), i ragazzi dell'Angolo della Follia sfornano un'altra bella compilation contenente ben 21 brani, che spaziano dall'heavy classico al death, passando per metalcore e thrash. Ecco cosa è stato selezionato per voi.
"The Black Angel of Good", degli Alchem, presenta sonorità gotiche, grazie anche ai tocchi di piano inseriti tra i corposi fraseggi di chitarra. Lisa mette in campo una bella voce dark, da gustare anche nei vocalizzi che seguono l'intermezzo acustico (piano - chitarra) presente a metà traccia.
"Why", dei Triskèlion, si apre con il basso e la batteria in solitaria, a cui si aggiungono le chitarre in quella che sarà una lunga cavalcata, trascinante ed esaltante. Ritornello orecchiabile e interessante uso delle armoniche nella struttura che regge le strofe. Assolo adrenalinico.
"Into the Fire", degli Horcus, è una poderosa e cadenzata galoppata che trasmette una intensa energia, grazie anche all'aggressiva linea vocale del cantante, veramente efficace. Ma sono tutti gli strumenti a dire la loro: un corposo basso, un drumming preciso, e chitarre, robuste in accompagnamento e accattivanti in solitaria.
"L'Alba dopo il Gelo", dei Sundale, si presenta con un mix molto originale di diverse sonorità. Dal folklore degli archi alle robuste chitarre death style, passando per la solennità del viking fino a sprazzi progressive.
"La Tana di Alice", dei Mystic Noise, è un brano frenetico e adrenalinico, dal testo drammatico, ben strutturato e con un accattivante ritornello. Nella seconda metà la traccia assume tinte melodico/tristi, con un bello stacco acustico, per poi ripartire in quarta.
"Rinchiuso", dei Realtà Diverse, parte con un corposissimo giro di basso, seguito da batteria e robustissimi riff. Traccia bella massiccia, semplice e piacevole. La seconda parte presenta un leggero rallentamento, e mette in campo un assolo di buona fattura.
"L'Incoerenza del Bidet", degli Sposa in Alto Mare, è una sfuriata sonora di neanche un minuto, in cui si alternano growl e scream in un'allucinante botta e risposta.
"Tears of Mascara", degli Stillborn, è un robustissimo brano che alterna sezioni dal ritmo sostenuto ad altre più cadenzate e pesanti. Testo metà in inglese e metà in italiano, con linee vocali pulite e squillanti che di punto in bianco si fanno roche.
"Zombie Nation Vox", dei Deadly Tide, mette in campo un potentissimo sound, mix di robustissimi riff e una forte componente elettronica, un'esplosione di energia. Refrain melodico e orecchiabile supportato da ottimi cori.
"L.O.V.E.", degli Escape Through Decades, si apre con un dolce piano, su sottofondo di synth. L'esplosione sonora arriva allo scadere del primo minuto, sottoforma di un'accattivante mix di potenti riff ed elettronica. Dimostrazione di "ferocia vocale" sulla parola "L.O.V.E.", incipit dell'accattivante ritornello. Ottimo brano.
"A Revolution Inside", degli Axiom, è un brano dall'alto tasso adrenalinico, trascinante, dal riffing esplosivo e dal drumming serrato e incisivo. Linea vocale feroce, con un refrain molto efficace e orecchiabile. Inserti di tastiera micidiali e deliziosi scambi di assoli tra chitarra e tastiera.
"8 Bit Death", degli svedesi Nuclear Torment (tra l'altro è il primo gruppo non italiano che ho avuto il piacere di recensire), è un assalto sonoro in piena regola. Riff taglienti e altissime velocità, alternate a bruschi rallentamenti, sono gli ingredienti esplosivi di questa traccia. Buona la prestazione vocale, arricchita da sfuriate acide e supportata da coretti thrash-style ben eseguiti.
"As the Firmament Ratifies the End", dei From the Shores, è da paura, dove la tecnica è al servizio della potenza sonora più malvagia. Il riffing è agile e dinamico, supportato da un drumming che non fa mancare nulla: mitragliate al rullante, blast-beat furiosi, e repentini cambi di tempo, cadenzati e pesanti. Un growl potentissimo e cavernoso e le maligne sonorità del synth completano il tutto. Break acustico, melodico e oscuro, poco dopo la metà traccia.
"Redenzione", dei L'Assedio, esplode di energia trasmettendo una carica da "massacro sotto il palco". Il brano è diretto, serrato e incazzato! Bel testo in italiano, urlato efficacemente con rabbia. Proposto live fa sicuramente una strage.
"Our Society", degli School Nightmares, si apre con un riffing iniziale trascinato e la successiva esplosione, che vede un botta e risposta tra screaming e growling, e poi l'ingresso della linea pulita. Un lungo assolo in questa corsa adrenalinica, e alla fine il duetto clean/scream assolutamente efficace.
"Reborn Insane", degli After Demise, dopo un inizio cadenzato, presenta un bel tiro, ritmato e trascinante. La linea di basso è bella pompata, il drumming vario e il riffing incisivo e affilato. Buona anche la prestazione vocale, con un growling dalle diverse sfaccettature.
"Citazioni", degli Tsubo, è una traccia esplosiva, serratissima, ricca di armonizzazioni e pregevoli arrangiamenti (e di qualche citazione). Indubbie le elevate capacità tecniche dei Nostri, che passano dalle ritmiche più forsennate a improvvisi rallentamenti. Vocals (scream e growl) ultra-brutali.
"Mexxxicum", dei Drinkstruction, è una traccia arrembante, massiccia e diretta. Sia musicalmente che liricamente non lascia spazio a dubbi, mettendo subito in chiaro le intenzioni dei Nostri. Growling cavernoso e ritmi incalzanti dall'inizio alla fine.
"Symmetry of Gravity - Shining", dei Golah, parte con un inquietante sample ambient, per poi dare vita a un sound oscuro e sinistro, che passa da ritmiche cadenzatissime e potenti a sessioni fusion di altissimo livello. Tecnica eccellente.
"Octopus Vulgaris - Parte 1" e "Octopus Vulgaris - Parte 2", degli Orrenda Acciaieria, sono due tracce strumentali, dalle sonorità oscure, tentacolari e claustrofobiche. Fortemente cadenzata la prima, di maggiore tiro la seconda.
Giunti a questo punto c'è ben poco da dire, ormai la qualità di queste compilation è ben nota! Pertanto scaricate questa "L'Angolo della Follia Vol.6" senza pensarci mezza volta, e dato che il link qua sotto vi permette di trovare anche tutte le precedenti uscite, scaricatevi pure quelle se già non lo avete fatto!! SUPPORT!! Marcello
"The Black Angel of Good", degli Alchem, presenta sonorità gotiche, grazie anche ai tocchi di piano inseriti tra i corposi fraseggi di chitarra. Lisa mette in campo una bella voce dark, da gustare anche nei vocalizzi che seguono l'intermezzo acustico (piano - chitarra) presente a metà traccia.
"Why", dei Triskèlion, si apre con il basso e la batteria in solitaria, a cui si aggiungono le chitarre in quella che sarà una lunga cavalcata, trascinante ed esaltante. Ritornello orecchiabile e interessante uso delle armoniche nella struttura che regge le strofe. Assolo adrenalinico.
"Into the Fire", degli Horcus, è una poderosa e cadenzata galoppata che trasmette una intensa energia, grazie anche all'aggressiva linea vocale del cantante, veramente efficace. Ma sono tutti gli strumenti a dire la loro: un corposo basso, un drumming preciso, e chitarre, robuste in accompagnamento e accattivanti in solitaria.
"L'Alba dopo il Gelo", dei Sundale, si presenta con un mix molto originale di diverse sonorità. Dal folklore degli archi alle robuste chitarre death style, passando per la solennità del viking fino a sprazzi progressive.
"La Tana di Alice", dei Mystic Noise, è un brano frenetico e adrenalinico, dal testo drammatico, ben strutturato e con un accattivante ritornello. Nella seconda metà la traccia assume tinte melodico/tristi, con un bello stacco acustico, per poi ripartire in quarta.
"Rinchiuso", dei Realtà Diverse, parte con un corposissimo giro di basso, seguito da batteria e robustissimi riff. Traccia bella massiccia, semplice e piacevole. La seconda parte presenta un leggero rallentamento, e mette in campo un assolo di buona fattura.
"L'Incoerenza del Bidet", degli Sposa in Alto Mare, è una sfuriata sonora di neanche un minuto, in cui si alternano growl e scream in un'allucinante botta e risposta.
"Tears of Mascara", degli Stillborn, è un robustissimo brano che alterna sezioni dal ritmo sostenuto ad altre più cadenzate e pesanti. Testo metà in inglese e metà in italiano, con linee vocali pulite e squillanti che di punto in bianco si fanno roche.
"Zombie Nation Vox", dei Deadly Tide, mette in campo un potentissimo sound, mix di robustissimi riff e una forte componente elettronica, un'esplosione di energia. Refrain melodico e orecchiabile supportato da ottimi cori.
"L.O.V.E.", degli Escape Through Decades, si apre con un dolce piano, su sottofondo di synth. L'esplosione sonora arriva allo scadere del primo minuto, sottoforma di un'accattivante mix di potenti riff ed elettronica. Dimostrazione di "ferocia vocale" sulla parola "L.O.V.E.", incipit dell'accattivante ritornello. Ottimo brano.
"A Revolution Inside", degli Axiom, è un brano dall'alto tasso adrenalinico, trascinante, dal riffing esplosivo e dal drumming serrato e incisivo. Linea vocale feroce, con un refrain molto efficace e orecchiabile. Inserti di tastiera micidiali e deliziosi scambi di assoli tra chitarra e tastiera.
"8 Bit Death", degli svedesi Nuclear Torment (tra l'altro è il primo gruppo non italiano che ho avuto il piacere di recensire), è un assalto sonoro in piena regola. Riff taglienti e altissime velocità, alternate a bruschi rallentamenti, sono gli ingredienti esplosivi di questa traccia. Buona la prestazione vocale, arricchita da sfuriate acide e supportata da coretti thrash-style ben eseguiti.
"As the Firmament Ratifies the End", dei From the Shores, è da paura, dove la tecnica è al servizio della potenza sonora più malvagia. Il riffing è agile e dinamico, supportato da un drumming che non fa mancare nulla: mitragliate al rullante, blast-beat furiosi, e repentini cambi di tempo, cadenzati e pesanti. Un growl potentissimo e cavernoso e le maligne sonorità del synth completano il tutto. Break acustico, melodico e oscuro, poco dopo la metà traccia.
"Redenzione", dei L'Assedio, esplode di energia trasmettendo una carica da "massacro sotto il palco". Il brano è diretto, serrato e incazzato! Bel testo in italiano, urlato efficacemente con rabbia. Proposto live fa sicuramente una strage.
"Our Society", degli School Nightmares, si apre con un riffing iniziale trascinato e la successiva esplosione, che vede un botta e risposta tra screaming e growling, e poi l'ingresso della linea pulita. Un lungo assolo in questa corsa adrenalinica, e alla fine il duetto clean/scream assolutamente efficace.
"Reborn Insane", degli After Demise, dopo un inizio cadenzato, presenta un bel tiro, ritmato e trascinante. La linea di basso è bella pompata, il drumming vario e il riffing incisivo e affilato. Buona anche la prestazione vocale, con un growling dalle diverse sfaccettature.
"Citazioni", degli Tsubo, è una traccia esplosiva, serratissima, ricca di armonizzazioni e pregevoli arrangiamenti (e di qualche citazione). Indubbie le elevate capacità tecniche dei Nostri, che passano dalle ritmiche più forsennate a improvvisi rallentamenti. Vocals (scream e growl) ultra-brutali.
"Mexxxicum", dei Drinkstruction, è una traccia arrembante, massiccia e diretta. Sia musicalmente che liricamente non lascia spazio a dubbi, mettendo subito in chiaro le intenzioni dei Nostri. Growling cavernoso e ritmi incalzanti dall'inizio alla fine.
"Symmetry of Gravity - Shining", dei Golah, parte con un inquietante sample ambient, per poi dare vita a un sound oscuro e sinistro, che passa da ritmiche cadenzatissime e potenti a sessioni fusion di altissimo livello. Tecnica eccellente.
"Octopus Vulgaris - Parte 1" e "Octopus Vulgaris - Parte 2", degli Orrenda Acciaieria, sono due tracce strumentali, dalle sonorità oscure, tentacolari e claustrofobiche. Fortemente cadenzata la prima, di maggiore tiro la seconda.
Giunti a questo punto c'è ben poco da dire, ormai la qualità di queste compilation è ben nota! Pertanto scaricate questa "L'Angolo della Follia Vol.6" senza pensarci mezza volta, e dato che il link qua sotto vi permette di trovare anche tutte le precedenti uscite, scaricatevi pure quelle se già non lo avete fatto!! SUPPORT!! Marcello