Siamo al terzo volume (uscita di novembre) delle compilation create dai ragazzi de L'Angolo della Follia. In questa uscita sono stati raccolti 20 brani che spaziano tra l'alternative metal, l'alternative rock e il punk rock. Vediamo subito i partecipanti.
Aprono la compilation gli Endless Coma (alternative metal) con l'affascinante "Golden Chains", che dopo un malinconico intro acustico ci presenta un riffing robusto e melodico, su cui si poggia la brillante prestazione vocale del singer, che spazia tra timbrica incattivita e suadente. Buono anche il comparto ritmico, molto vario e preciso.
I DASD DM (alternative metal) presentano "L'Illusionista", un brano ipnotico e accattivante, testo in italiano. Un prova compositiva magistrale, sia dal punto di vista musicale che lirico, risulta impossibile non essere assorbiti dal vortice magico creato da questi ragazzi. Mettetevi comodi, perché lo spettacolo, lo spettacolo sta per cominciare!
Seguono i nOt bLiNd (groove metal) con la massiccia "Good Times": riffing corposo e agile, e ottimi cambi di tempo. Il timbro leggermente roco del cantante si spinge al limite del growling più rabbioso quando si arriva al refrain. Ottima tecnica messa in campo da questi cinque ragazzi lombardi, e brano altamente incazzoso e diretto.
I Counterstroke (alternative metal) mettono in campo l'oscura "Perfect Alchemy", dalle sonorità cupe, inquietanti e sinistre, grazie anche al basso che ha una posizione rilevante all'interno del sound, e all'uso sapiente del synth. Anche il cantante ci mette del suo, passando da voce pulita a un cupissimo growl. Ottima.
I Black Velvet (alternative metal) propongono "Gaddais in de Mirror". Il brano si apre con un delicato arpeggio per poi liberare sonorità inquietanti e ipnotiche, soprattutto nel lunghissimo intermezzo musicale, dominato da un assolo mediorientaleggiante supportato da arpeggi sinistri di basso. Anche le linee vocali si sposano perfettamente con l'atmosfera creata dagli strumentisti, dando sfogo nel finale ad angoscianti suoni gutturali.
Si prosegue con i Burn Inside e la loro potente "Victims of the Black Empire", canzone dal sapore thrash, molto incisiva e cattiva. Ottimi passaggi e cambi di tempo, riff taglienti, e un vocalist davvero in gamba e rabbioso.
Settima traccia affidata ai Panic Room (rock/metal) e alla loro "Star". La traccia alterna parti acustiche a parti distorte, diversi cambi di tempo ben eseguiti, e un andamento principalmente molto melodico, con piacevoli e mai invasivi inserti di tastiere.
I Realtà Diverse (rock/metal) partecipano alla compilation con l'omonima "Realtà Diverse". Il brano prende avvio con il basso, a cui si affiancano le chitarre in arpeggio, a supporto della linea vocale, ma che ben presto sfociano in un riffing incalzante, orecchiabile e piacevole. E direi che con questo gruppo si chiude la sezione metal.
Gli AliDiMarte, con "Alba Celeste", infatti propongono un rock che non rientra proprio tra i miei gusti. Melenso (già il testo mi rende nervoso) e da teenagers.
Differente è il rock messo in campo dagli Swell99. "Brucia" è corposa e robusta, orecchiabile e malinconica. Un ottimo brano, con interessanti soluzioni a livello vocale e musicale.
Per i La Musa, e la loro "Fuori", direi che, sempre per i miei gusti e il genere che tratta la nostra webzine, vale il medesimo discorso fatto per AliDiMarte.
Piacevole il grunge/rock delle Anime di Pongo e la loro "Come Te": buone le ritmiche, corposi i giri di basso, e un grintoso frontman.
Cominciamo a entrare in territorio punk (in questo caso parecchio miscelato a diversi altri generi) con i Progetto Panico, che ci presentano "Amaro Miele". Pezzo ben studiato e ben strutturato, dalle sonorità leggermente paranoiche!
È il momento dei The City e della loro orecchiabile e piacevole "Tropical Angel", che scorre liscia tra coretti e un'atmosfera da "spiagge tropicali".
I Punk in Progress presentano l'omonima "Punk in Progress", chiaramente una punk-rock-song. Piacevole, con diverse accelerazioni, e un testo facilmente comprensibile anche da coloro che, per prima cosa, vanno a impararsi i termini sconci di una lingua straniera, eheh.
I Forrest Punk propongono "La Realtà", breve ma efficace. Il brano è davvero molto molto piacevole, sia nelle ritmiche, movimentate e ben curate, che nella linea vocale supportata da coretti ben eseguiti. Anche il testo, in italiano chiaramente, mi è davvero piaciuto.
Più tranquilla e malinconica è "If I Am" dei Four Green Bottles.
Anche "Resti Come Sei", dei Chasing Memories risulta ben strutturata e piacevole, bel testo, bel riffing, e sicuramente bel movimento sotto il palco quando viene proposta live.
Verso il finale troviamo i Giaccinesi con la significativa "Non Me La Dai Mai". Brano movimentato e scatenato, immediatamente orecchiabile e che vi ritroverete a canticchiare subito dopo, davvero molto simpatica.
Chiudono gli Archvile con "Sono Stanco", abbastanza tirata, un po' monotona per i miei gusti, ma visto l'ambito di questa webzine, ribadisco, i miei gusti sono ben diversi da queste proposte.
Come per la precedente uscita, anche questa si dimostra ben curata, con il magazine allegato in cui sono riportate le bio e i contatti di tutti i gruppi. Continuiamo ad appoggiare calorosamente queste iniziative, sempre benvenute, e pare fortunatamente in aumento. Grandi L'Angolo della Follia, supporto ai gruppi (metal nel caso della nostra webzine) nostrani underground! Marcello
Aprono la compilation gli Endless Coma (alternative metal) con l'affascinante "Golden Chains", che dopo un malinconico intro acustico ci presenta un riffing robusto e melodico, su cui si poggia la brillante prestazione vocale del singer, che spazia tra timbrica incattivita e suadente. Buono anche il comparto ritmico, molto vario e preciso.
I DASD DM (alternative metal) presentano "L'Illusionista", un brano ipnotico e accattivante, testo in italiano. Un prova compositiva magistrale, sia dal punto di vista musicale che lirico, risulta impossibile non essere assorbiti dal vortice magico creato da questi ragazzi. Mettetevi comodi, perché lo spettacolo, lo spettacolo sta per cominciare!
Seguono i nOt bLiNd (groove metal) con la massiccia "Good Times": riffing corposo e agile, e ottimi cambi di tempo. Il timbro leggermente roco del cantante si spinge al limite del growling più rabbioso quando si arriva al refrain. Ottima tecnica messa in campo da questi cinque ragazzi lombardi, e brano altamente incazzoso e diretto.
I Counterstroke (alternative metal) mettono in campo l'oscura "Perfect Alchemy", dalle sonorità cupe, inquietanti e sinistre, grazie anche al basso che ha una posizione rilevante all'interno del sound, e all'uso sapiente del synth. Anche il cantante ci mette del suo, passando da voce pulita a un cupissimo growl. Ottima.
I Black Velvet (alternative metal) propongono "Gaddais in de Mirror". Il brano si apre con un delicato arpeggio per poi liberare sonorità inquietanti e ipnotiche, soprattutto nel lunghissimo intermezzo musicale, dominato da un assolo mediorientaleggiante supportato da arpeggi sinistri di basso. Anche le linee vocali si sposano perfettamente con l'atmosfera creata dagli strumentisti, dando sfogo nel finale ad angoscianti suoni gutturali.
Si prosegue con i Burn Inside e la loro potente "Victims of the Black Empire", canzone dal sapore thrash, molto incisiva e cattiva. Ottimi passaggi e cambi di tempo, riff taglienti, e un vocalist davvero in gamba e rabbioso.
Settima traccia affidata ai Panic Room (rock/metal) e alla loro "Star". La traccia alterna parti acustiche a parti distorte, diversi cambi di tempo ben eseguiti, e un andamento principalmente molto melodico, con piacevoli e mai invasivi inserti di tastiere.
I Realtà Diverse (rock/metal) partecipano alla compilation con l'omonima "Realtà Diverse". Il brano prende avvio con il basso, a cui si affiancano le chitarre in arpeggio, a supporto della linea vocale, ma che ben presto sfociano in un riffing incalzante, orecchiabile e piacevole. E direi che con questo gruppo si chiude la sezione metal.
Gli AliDiMarte, con "Alba Celeste", infatti propongono un rock che non rientra proprio tra i miei gusti. Melenso (già il testo mi rende nervoso) e da teenagers.
Differente è il rock messo in campo dagli Swell99. "Brucia" è corposa e robusta, orecchiabile e malinconica. Un ottimo brano, con interessanti soluzioni a livello vocale e musicale.
Per i La Musa, e la loro "Fuori", direi che, sempre per i miei gusti e il genere che tratta la nostra webzine, vale il medesimo discorso fatto per AliDiMarte.
Piacevole il grunge/rock delle Anime di Pongo e la loro "Come Te": buone le ritmiche, corposi i giri di basso, e un grintoso frontman.
Cominciamo a entrare in territorio punk (in questo caso parecchio miscelato a diversi altri generi) con i Progetto Panico, che ci presentano "Amaro Miele". Pezzo ben studiato e ben strutturato, dalle sonorità leggermente paranoiche!
È il momento dei The City e della loro orecchiabile e piacevole "Tropical Angel", che scorre liscia tra coretti e un'atmosfera da "spiagge tropicali".
I Punk in Progress presentano l'omonima "Punk in Progress", chiaramente una punk-rock-song. Piacevole, con diverse accelerazioni, e un testo facilmente comprensibile anche da coloro che, per prima cosa, vanno a impararsi i termini sconci di una lingua straniera, eheh.
I Forrest Punk propongono "La Realtà", breve ma efficace. Il brano è davvero molto molto piacevole, sia nelle ritmiche, movimentate e ben curate, che nella linea vocale supportata da coretti ben eseguiti. Anche il testo, in italiano chiaramente, mi è davvero piaciuto.
Più tranquilla e malinconica è "If I Am" dei Four Green Bottles.
Anche "Resti Come Sei", dei Chasing Memories risulta ben strutturata e piacevole, bel testo, bel riffing, e sicuramente bel movimento sotto il palco quando viene proposta live.
Verso il finale troviamo i Giaccinesi con la significativa "Non Me La Dai Mai". Brano movimentato e scatenato, immediatamente orecchiabile e che vi ritroverete a canticchiare subito dopo, davvero molto simpatica.
Chiudono gli Archvile con "Sono Stanco", abbastanza tirata, un po' monotona per i miei gusti, ma visto l'ambito di questa webzine, ribadisco, i miei gusti sono ben diversi da queste proposte.
Come per la precedente uscita, anche questa si dimostra ben curata, con il magazine allegato in cui sono riportate le bio e i contatti di tutti i gruppi. Continuiamo ad appoggiare calorosamente queste iniziative, sempre benvenute, e pare fortunatamente in aumento. Grandi L'Angolo della Follia, supporto ai gruppi (metal nel caso della nostra webzine) nostrani underground! Marcello