Marzo, settima compilation made in "Angolo della Follia". Ormai non servono più presentazioni, vi basti sapere che questa compilation è dedicata al crossover, rapcore e nu-metal.
"DFM", dei Biogora, presenta una forte componente elettronica a supporto di un poderoso riffing. Linee vocali multiple con effetto microfonato che si adattano perfettamente allo stile proposto.
"Collasso", degli Arthemia, si presenta bella robusta, sia nel riffing che nella linea vocale, con un drumming agile e incisivo a supporto.
"Delete", dei Backtheory, parte in sordina, con la batteria prima, qualche tocco di basso poi e una chitarra pizzicata a seguire. I ritmi si alzano poco dopo in un sound pieno e corposo, in un crescendo continuo fino alla chiusura, che ricalca la linea iniziale.
"Hanged Hunter", dei Funkowl, rispecchia il nome scelto dal gruppo. Un sound funkeggiante, con un lavoro del comparto ritmico assolutamente di altissimo livello, le chitarre che alternano un suono pulito ad affilati riff, e la linea vocale che, dal clean, non esita a inferocirsi a dovere.
"I Want to Believe", degli Epsilon9, si svolge sul tema di X-Files. Scratching, rap, elettronica, powercord e riff crossover: la dolcissima voce di Cherry che si alterna/sovrappone a quella dalle ritmiche impeccabili di Mc Storm, sulle strutture musicali create da DJ Justin. Non è certamente il genere maggiormente trattato sulle nostre pagine, ma devo ammettere che la traccia è risultata decisamente piacevole.
"Hai Paura di Me", degli Odio su Tela, riporta al sound pieno delle chitarre e alle ritmiche possenti del drumming umano. Non manca però, anche in questo pezzo, una piccola componente elettronica. Stacco acustico a metà traccia, con un sample recitato tratto da Scarface, molto bello. Buona linea vocale, tra il pulito e il rabbioso.
"Soluzioni Alternative", dei Sistema Liquido, presenta buoni giochi ritmici alle pelli e riffoni rocciosi e affilati, alternando momenti tranquilli a improvvise sfuriate in velocità. Spazio anche al basso che introduce, in solitaria, una delle parti più trascinate del brano. Linea vocale rabbiosa.
Dei Figli del Papa è il brano "Sotto a Chi Tocca Sotto", pezzo rapcore il cui testo ha la palpata come motto, cadenzato il ritmo e del synth han fatto uso, ho provato a far le rime e di ciò io me ne scuso!
"Rasta", dei The Last One, unisce il cantato rap a una base rockeggiante, con le chitarre pompate e un ritmo contenuto.
"A Gonfie Vele", dei Deportivo la Bonissima, si presenta bella robusta, con un riffing agile ma corposissimo e un drumming contenuto ma incisivo. La voce alterna un gridato rabbioso a una linea graffiante e abrasiva.
"Insidious", degli Otsunami, comincia con una chitarra acustica dagli ipnotici echi, per poi esplodere in un riffing affilatissimo e una doppiacassa tritatutto. Ritmi serratissimi che si alternano a trascinatissime sezioni, e una linea vocale che dal clean passa a un incazzatissimo growl.
"Stay", dei D-Lude, alterna arpeggi acustici ad accordi in distorsione, in una traccia malinconica. Mid-tempo trascinato e basso in evidenza che garantisce corposità alla struttura.
"Stand", degli Eskimada, miscela potenza e melodia, con una buona prestazione vocale e un bel lavoro del comparto ritmico.
"Spasmo", degli Infinite Oort, mette in campo ritmiche poderose, a tratti pesanti e trascinate, senza disdegnare aperture acustico/melodiche.
"The Flight", dei Dead Channel, miscela molto bene sfuriate vocali e sonore a momenti di forte melodia e molto suggestivi, il tutto arricchito da una certa dose di componente elettronica.
"Il Respiro Prima del Balzo", dei Grindhouse, è un brano dall'andamento contenuto ma ritmicamente molto ricco. Linea vocale, chitarre pompate e reparto ritmico incisivo, riescono a coinvolgere l'ascoltatore.
"Sweat", degli Swill For Families, si presenta come una miscela interessante di diversi stili: punk, stoner, metal e una spruzzata di psichedelia. Linee vocali acide e graffianti.
"Fake", dei Smackabbrit, è un brano roccioso e compatto, con tutti gli strumenti ben in evidenza e una linea vocale aggressiva.
"Real Fear", dei DLL, è trascinante e alterna ritmiche serrate a momenti più cadenzati, concedendo anche momenti melodici.
"Male e Bene", de Il Suicidio dell'Uomo Falena, è una traccia ritmata dalle linee vocali rappeggianti.
"Il Maiale", dei Kuadra, incrocio tra rap e nu-metal, ritmata e martellante.
21 tracce che spaziano, come avete potuto leggere, abbondantemente tra i tre generi citati a inizio recensione. Direi che ognuno dei gruppi presenti, sebbene questa webzine non si occupi di rapcore, si difende decisamente bene. Pertanto non vi resta che scaricare questo nuovo lavoro dei ragazzi dell'Angolo della Follia, ai quali noi facciamo ancora tanti complimenti per il supporto costante alla scena underground! Marcello
"DFM", dei Biogora, presenta una forte componente elettronica a supporto di un poderoso riffing. Linee vocali multiple con effetto microfonato che si adattano perfettamente allo stile proposto.
"Collasso", degli Arthemia, si presenta bella robusta, sia nel riffing che nella linea vocale, con un drumming agile e incisivo a supporto.
"Delete", dei Backtheory, parte in sordina, con la batteria prima, qualche tocco di basso poi e una chitarra pizzicata a seguire. I ritmi si alzano poco dopo in un sound pieno e corposo, in un crescendo continuo fino alla chiusura, che ricalca la linea iniziale.
"Hanged Hunter", dei Funkowl, rispecchia il nome scelto dal gruppo. Un sound funkeggiante, con un lavoro del comparto ritmico assolutamente di altissimo livello, le chitarre che alternano un suono pulito ad affilati riff, e la linea vocale che, dal clean, non esita a inferocirsi a dovere.
"I Want to Believe", degli Epsilon9, si svolge sul tema di X-Files. Scratching, rap, elettronica, powercord e riff crossover: la dolcissima voce di Cherry che si alterna/sovrappone a quella dalle ritmiche impeccabili di Mc Storm, sulle strutture musicali create da DJ Justin. Non è certamente il genere maggiormente trattato sulle nostre pagine, ma devo ammettere che la traccia è risultata decisamente piacevole.
"Hai Paura di Me", degli Odio su Tela, riporta al sound pieno delle chitarre e alle ritmiche possenti del drumming umano. Non manca però, anche in questo pezzo, una piccola componente elettronica. Stacco acustico a metà traccia, con un sample recitato tratto da Scarface, molto bello. Buona linea vocale, tra il pulito e il rabbioso.
"Soluzioni Alternative", dei Sistema Liquido, presenta buoni giochi ritmici alle pelli e riffoni rocciosi e affilati, alternando momenti tranquilli a improvvise sfuriate in velocità. Spazio anche al basso che introduce, in solitaria, una delle parti più trascinate del brano. Linea vocale rabbiosa.
Dei Figli del Papa è il brano "Sotto a Chi Tocca Sotto", pezzo rapcore il cui testo ha la palpata come motto, cadenzato il ritmo e del synth han fatto uso, ho provato a far le rime e di ciò io me ne scuso!
"Rasta", dei The Last One, unisce il cantato rap a una base rockeggiante, con le chitarre pompate e un ritmo contenuto.
"A Gonfie Vele", dei Deportivo la Bonissima, si presenta bella robusta, con un riffing agile ma corposissimo e un drumming contenuto ma incisivo. La voce alterna un gridato rabbioso a una linea graffiante e abrasiva.
"Insidious", degli Otsunami, comincia con una chitarra acustica dagli ipnotici echi, per poi esplodere in un riffing affilatissimo e una doppiacassa tritatutto. Ritmi serratissimi che si alternano a trascinatissime sezioni, e una linea vocale che dal clean passa a un incazzatissimo growl.
"Stay", dei D-Lude, alterna arpeggi acustici ad accordi in distorsione, in una traccia malinconica. Mid-tempo trascinato e basso in evidenza che garantisce corposità alla struttura.
"Stand", degli Eskimada, miscela potenza e melodia, con una buona prestazione vocale e un bel lavoro del comparto ritmico.
"Spasmo", degli Infinite Oort, mette in campo ritmiche poderose, a tratti pesanti e trascinate, senza disdegnare aperture acustico/melodiche.
"The Flight", dei Dead Channel, miscela molto bene sfuriate vocali e sonore a momenti di forte melodia e molto suggestivi, il tutto arricchito da una certa dose di componente elettronica.
"Il Respiro Prima del Balzo", dei Grindhouse, è un brano dall'andamento contenuto ma ritmicamente molto ricco. Linea vocale, chitarre pompate e reparto ritmico incisivo, riescono a coinvolgere l'ascoltatore.
"Sweat", degli Swill For Families, si presenta come una miscela interessante di diversi stili: punk, stoner, metal e una spruzzata di psichedelia. Linee vocali acide e graffianti.
"Fake", dei Smackabbrit, è un brano roccioso e compatto, con tutti gli strumenti ben in evidenza e una linea vocale aggressiva.
"Real Fear", dei DLL, è trascinante e alterna ritmiche serrate a momenti più cadenzati, concedendo anche momenti melodici.
"Male e Bene", de Il Suicidio dell'Uomo Falena, è una traccia ritmata dalle linee vocali rappeggianti.
"Il Maiale", dei Kuadra, incrocio tra rap e nu-metal, ritmata e martellante.
21 tracce che spaziano, come avete potuto leggere, abbondantemente tra i tre generi citati a inizio recensione. Direi che ognuno dei gruppi presenti, sebbene questa webzine non si occupi di rapcore, si difende decisamente bene. Pertanto non vi resta che scaricare questo nuovo lavoro dei ragazzi dell'Angolo della Follia, ai quali noi facciamo ancora tanti complimenti per il supporto costante alla scena underground! Marcello